L'AMICO DI MIO FIGLIO - parte IV - città Cento/Ferrara - Milano Trasgressiva

L'AMICO DI MIO FIGLIO - parte IV - città Cento/Ferrara - Milano Trasgressiva

L'AMICO DI MIO FIGLIO - parte IV - città Cento/Ferrara

Mi sono pulita con dei fogli di Scottex e, delicatamente, ho levato la sua maglietta e gli ho leccato il petto senza peli. Fabio è arrossito. Erano passati si e no 2 minuti ed il suo uccello si stava gonfiando con la rapidità tipica dei 20 anni.
Mentre mi toglievo camicia, reggiseno e gonna per incoraggiarlo ad andare oltre, lui baciava e succhiava il mio corpo sudato in ogni dove. Il collo, le ascelle, le tette, la pancia con una dedizione assoluta. Quando poi è arrivato alla passera violacea, unta e slabbrata dalle recentissime incursioni del suo uccello, si è superato. Con la lingua ha stimolato a lungo il clitoride alternando leccate lente e veloci fino a farmi urlare di gusto come una cow girl (una ragazza vacca). La memoria è corsa a Sandrino, il già citato "leccatore ad honorem" della facoltà di giurisprudenza. Col primo orgasmo ho perso definitivamente il controllo e sono venuta subito un'altra volta mentre mi ficcava due dita in figa e due dita in culo. Avrei voluto fare una pausa, ma Fabio aveva il cazzo dritto come un paletto e me l'ha spinto in bocca tirandomi per i capelli.
Era ancora sporco di sperma, però aveva un buon sapore. Gli tenevo i maroni con una mano e l'asta del pene con le dita dell'altra. Quanto tempo era passato dall'ultimo bocchino della mia carriera... una vita! Eppure ci sapevo ancora fare: tocchi sapienti sul filetto ed intorno alla cappella, uniti ad un risucchio micidiale fino in gola. Troooppo brava... davvero troppo! Infatti ha eiaculato in fretta per la seconda volta, scaricandomi sulle tonsille una quantità oscena di sborra, così appiccicosa che c'ho messo due minuti per deglutirla tutta.
Dopo aver nascosto tutte le foto di mio figlio e di mio marito per farlo sentire di più a suo agio, gli ho preso una mano e l'ho accompagnato in camera da letto.
Faceva ancora caldo perciò, nudi e sudati, ci siamo distesi sorseggiando altra acqua zuccherata dallo stesso bicchiere. Io lo accarezzavo.
- Stai tranquillo Fabio, sia io che te non vogliamo che mio figlio sappia di questo nostro incontro. Del resto, io sono single e tu sei single. Non stiamo facendo niente di male, giusto?
Invece di rispondermi, mi ha piantato la lingua in bocca, ha pizzicato i capezzoli con gesti delicati e li ha ciucciati mordendoli piano. Di nuovo, il desiderio mi stava offuscando la mente. Poi ha messo la sua faccia tra le cosce, soffiando dentro la vagina come se fosse un palloncino. Era la prima volta che qualcuno lo faceva e devo dire che non mi ha entusiasmato.

CONTINUA

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